DJIBOUTI (Gibuti) e il controllo del Mar Rosso

Se si legge la storia di questo tormentato pezzo di terra (Gibuti) che si affaccia sul Mar Rosso .. si trova:

++
cit on
++

da wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Gibuti

Il Gibuti, ufficialmente Repubblica di Gibuti (in arabo جمهورية جيبوتي; in francese République de Djibouti), è uno Stato dell’Africa orientale posto all’estremità meridionale del Mar Rosso, presso lo stretto di Bab el-Mandeb, ed è situato nel Corno d’Africa. Il Gibuti confina con l’Eritrea a nord, l’Etiopia a ovest e a sud, con il Somaliland (stato non riconosciuto separatosi dalla Somalia) a sud-est. È bagnato dal Mar Rosso e dal Golfo di Aden. Lo Yemen, nella penisola araba, è a soli 30 km dalla costa del Gibuti.

La popolazione ammonta a circa 900.000 abitanti e ha una composizione multietnica, anche se con netta prevalenza di somali e afar. La religione predominante è l’islam, professato da oltre il 90% dei gibutiani. Ex-colonia francese, ha raggiunto l’indipendenza nel 1977. Le lingue ufficiali sono l’arabo e il francese.

[…]

Indipendenza dalla Francia e storia recente[modifica | modifica wikitesto]

In seguito a ulteriori dimostrazioni a sostegno dell’opposizione, nel 1976 Ali Aref fu costretto a dare le dimissioni e con grande riluttanza l’anno seguente, il 27 giugno 1977, la Francia concesse a Gibuti l’indipendenza. Le prime elezioni decretarono la vittoria delRPP e Hassan Gouled Aptidon, capo del partito, divenne il nuovo presidente. Gibuti è stata l’ultima colonia francese nel continente africano a ottenere l’indipendenza.

Nei primi anni novanta si è scatenata una guerra civile fomentata dagli afar, che è terminata grazie all’accordo di pace raggiunto nel 1994.

La pace durò poco, perché in seguito all’arresto e alla messa in detenzione di diversi esponenti dell’opposizione politica da parte del presidente Hassan Gouled Aptidon, nel 1996 riprese il conflitto tra le due fazioni politiche.

Hassan Gouled Aptidon rimase in carica fino al 1999 anno in cui fu sconfitto alle elezioni da Ismail Omar Guelleh.

La 13ª Mezza brigata della Legione Straniera (13ª DBLE; 740 uomini di cui 580 della Legione) è stata dislocata a Gibuti dal 1962 al 2011, quando si è trasferita ad Abu Dhabi. A Gibuti comunque l’Armée française mantiene una base interarmi con 2 162 uomini, 7 caccia Dassault Mirage 2000, 1 aereo da trasporto Transall C-160, 8 elicotteri e 12 blindati AMX-10RC.

Nel 2001 il governo del Gibuti ha concesso l’ex base militare francese di Camp Lemonnier al comando centrale USA (United States Central Command) per le operazioni della Combined Joint Task Force – Horn of Africa (CJTF-HOA) nel contesto dell’Operazione Enduring Freedom – Corno d’Africa. Nel 2009 il comando è stato trasferito ad AFRICOM.

++
cit off
++

Essendo la sua posizione (di Gibuti) “strategica” per il controllo del passaggio delle navi verso il Mare Mediterraneo, è comprensibile che l’Occidente abbia sempre “complottato” per prenderne il controllo.

Tuttavia necessitavano “tempi lunghi” per una “prova di forza” che consentisse un rapido insediamento di truppe occidentali nella posizione di Gibuti, quindi si è preferita una “azione diretta” dal supporto navale, anche per valutare la capacità di reazione degli Houthi.

Non abbiamo dubbi però che la notte tra 11 gennaio 2024 e il 12 gennaio 2024 avrà spiegato bene che il governo dello Stato del Gibuti deve scegliere se rimanere neutrale, oppure sopportare il metodo Occidentale di insediarsi in una AREA senza il consenso del governo precedente.

E’ successo in America del Nord, oggi Stati Uniti, rispetto alle popolazioni indigene. (Gli indiani d’America relegati nelle “riserve indiane”).

Sta succedendo nello sterminio della Striscia di Gaza, con i coloni Ebrei che rubano la terra ai Palestinesi e si insediano con la forza della violenza.

E’ quindi un METODO: Il metodo che deve indicare chi comanda sul PIANETA TERRA.

Evidentemente vi sono 2 fazioni anche negli USA (oltre che in Israele).

La fazione di Biden/Netanyahu che considera le popolazioni indigene senza diritti e quindi semplicemente da considerare minus habens (senza diritti). Blondet li cita (nell’articolo che segue) come “animali parlanti”. In fondo è la antica storia per cui già i faraoni egizi dicevano di non essere come gli altri “umani”, ma di sangue blu, figli del dio Rah.

La fazione di Trump che appoggia un capitalismo che non ha la necessità di emarginare gli ultimi nella scala sociale. Può quindi utilizzare il modello di Orwell (la fattoria degli animali): La legge è uguale per tutti, ma per qualcuno è più uguale. Non c’è quindi la necessita di una azione diretta poiché basterà consentire la sanità, i servizi, avere una casa, avere un lavoro, avere un sistema di istruzione, *a chi se lo può pagare*, e sarà la SELEZIONE NATURALE, basata sul CAPITALISMO, ad operare che il problema dei poveri, dei diseredati, dei malati, degli ultimi, è semplicemente un problema di gestire l’ordine sociale, senza una opera diretta di sterminio.

Vediamo cosa ci racconta, su ciò, Blondet in data 11 gennaio 2024:

++
cit on
++

Gibuti e la “Superpotenza”

Gibuti ha respinto la richiesta degli Stati Uniti di schierare sul suo territorio lanciamissili con l’obiettivo di attaccare lo Yemen e ha dichiarato agli Stati Uniti che l’unico modo per fermare le operazioni belliche yemenite era porre fine alla guerra a Gaza. (Nouvelles de Palestine)

Il carattere patologico del totale dominio ebraico sulla superpotenza USA ​si manifesta qui: la superpotenza non sa adottare altra “diplomazia” che il bombardare, sparare, minacciare di uccidere; conseguenza ovvia se pensi che gli altri esseri umani sono “animali parlanti”. Un tempo ,Washington sapeva usare anche il soft power, la ricerca di negoziato, il compromesso, il do ut des (“se accetti ti offro qualcosa di vantaggioso per te”). Quest’attitudine “ebraica”, primitiva e aggressiva, è ovviamente dannosa, per prima, alla Superpotenza e alla sua stessa pretesa di egemonia: per esercitare l’egemonia occorre una concezione universale dell’umanità sul modello dell’impero romano che si voleva “amicus generis humani”. Qui gli USA adottano la violenza come “prima ratio”, mentre dovrebbe essere minacciata come “ultima ratio”-

Si vede qui benissimo nel caso di Suez: visto che lo scopo è quello di consentire il passaggioi pacifico dei mercantili nel Mar Rosso, esso non sarà raggiunto nemmeno se Washington spiana Gibuti di bombe; al contrario, sarebbe portare nella zona la guerra e quindi obliterarla per mesi e anni. Sempre più chiaramente la Superpotenza diventa, anche per la serva UE che di Suez ha bisogno, un Pericolo Pubblico, non un egemone.

Altro esempio di Ordine “ebraico”, ossia “siete animali parlanti

Secondo Bloomberg la Casa Bianca appoggerebbe per approvare il disegno di legge per confiscare i beni russi.

L’agenzia scrive che Biden ha deciso di fare affidamento sul sequestro dei beni russi (circa 300 miliardi di dollari) dopo che i repubblicani al Congresso hanno bloccato i finanziamenti all’Ucraina.

Ma prima, questo passo deve essere coordinato con gli alleati del G7, soprattutto in Europa (dove sono immagazzinati 200 miliardi di dollari di asset russi), dove l’idea della confisca non è molto ben vista.

Questo passo potrebbe rovinare la reputazione del sistema finanziario americano e provocare una fuga dal dollaro.

Ma soprattutto quale sarebbe la reazione russa? Un passo del genere porterebbe alla fine dei rapporti fra stati come li conosciamo. Ed il già debolissimo diritto internazionale sparirebbe per sempre.

https://t.me/terzaroma

++
cit off
++

 

Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.