fonte articolo: https://t.me/dereinzigeitalia/1058
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Come volevasi dimostrare, si tratta tutto di un piano per imporre completamente il DSA (Digital Services Act (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32022R2065)) a Telegram.
1) L’UE INDAGA SUL NUMERO DI UTENTI PER POTER INSERIRE TELEGRAM TRA LE “PIATTAFORME MOLTO GRANDI”
Il regolamento completo del DSA che prevede una censura totalitaria mai vista prima che si può consultare qui (https://t.me/dereinzigeitalia/738), si può applicare solo alle piattaforme che abbiano almeno 45 milioni di utenti attivi. Telegram fino ad ora l’ha scampata per poco (https://t.me/dereinzigeitalia/867), avendo in Europa un numero di poco inferiore, e gli si applicano misure inferiori. L’arresto di Durov (https://t.me/dereinzigeitalia/1053) ha fatto scattare un’indagine anche a livello europeo, perché secondo l’UE Telegram avrebbe dichiarato un numero inferiore di utenti (1 (https://www.notizie.it/en/Telegram-launches-an-investigation-by-the-European-Union-for-violations-of-digital-rules/), 2 (https://www.ft.com/content/1f96e66d-00fe-46ca-9cb8-73e526125922), 3 (https://www.politico.eu/article/telegram-crackdown-eu-pavel-durov-paris-online-dsa/), 4 (https://www.engadget.com/big-tech/eu-officials-believe-telegram-lied-about-user-numbers-to-skirt-regulation-165538148.html?guccounter=1), 5 (https://www.msn.com/en-us/money/other/telegram-under-eu-investigation-for-data-accuracy/ar-AA1pHHAe), 6 (https://www.corriere.it/tecnologia/24_agosto_29/anche-l-unione-europea-indaga-su-telegram-possibile-violazione-del-digital-services-act-a0f49ba3-9a89-455a-a6d3-a7288dd8dxlk.shtml)) per poter sfuggire alla folle repressione del DSA, che avrebbe obbligato Telegram a inviare all’UE qualsiasi dato presente sulla piattaforma. Telegram, per come è fatto, non consente di contare completamente gli utenti e quindi può essere fatta solo una stima del numero di persone. Nonostante questo, l’UE ha dichiarato che (https://arstechnica.com/tech-policy/2024/08/eu-investigating-if-telegram-played-down-user-numbers-to-avoid-regulation/)se lo riterranno opportuno inseriranno Telegram tra le “piattaforme molto grandi” a cui si applica in pieno il regolamento del DSA. Non possiamo sapere come verrà condotta l’investigazione perché è segreta.
2) LA CONTROINFORMAZIONE SU TELEGRAM BATTE IL MAINSTREAM
Il sistema non può chiudere Telegram così su due piedi, perché ne fa un vasto uso (https://t.me/dereinzigeitalia/1055) per ragioni militari e di sorveglianza. Tuttavia, come hanno sempre dichiarato (1 (https://reutersinstitute.politics.ox.ac.uk/how-journalists-can-address-misinformation-telegram), 2 (https://www.nytimes.com/2021/02/03/technology/personaltech/telegram-signal-misinformation.html), 3 (https://www.nytimes.com/2021/11/08/world/americas/brazil-telegram-disinformation.html), 4 (https://www.disinfo.eu/publications/disinformation-on-telegram-research-and-content-moderation-policies/), 5 (https://www.independent.co.uk/news/uk/home-news/riots-uk-far-right-telegram-app-terrorgram-b2592513.html), 6 (https://www.washingtonpost.com/politics/2022/04/23/telegram-platform-right-wing/)), considerano Telegram come il luogo principale dove si organizza il dissenso, e per questo vogliono riuscire ad esercitare su di esso un completo controllo (https://t.me/dereinzigeitalia/866). È stato persino pubblicato uno studio peer reviewed (https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/19331681.2022.2076272) contro la controinformazione, dove è stato dimostrato che i post provenienti dai canali di controinformazione vengono condivisi più frequentemente su Telegram, e che rappresentiamo l’utenza più attiva della piattaforma, nonostante esistano più canali del regime sulla piattaforma rispetto a quelli di controinformazione. Lo studio è stato ovviamente finanziato dalla Open Society Foundations di Soros.
3) L’ATTACCO ALLA CONTROINFORMAZIONE PIANIFICATO DAL WEF
Quello che sta avvenendo non è per nulla casuale, perché il WEF in un recente panel (https://t.me/dereinzigeitalia/965) ha sollevato la questione dell’antisistema che minaccia la loro democrazia e di come censurarci definitivamente, ciò era stato anticipato da questo articolo (https://www.weforum.org/agenda/2022/03/fake-viral-footage-is-spreading-alongside-the-real-horror-in-ukraine-here-are-5-ways-to-spot-it/) dove il WEF gridava alla disinformazione, e sosteneva che Telegram fosse il luogo dove circolavano notizie false circa la guerra in Ucraina. Ma non finisce qui. Nel Global risk report (https://www.weforum.org/publications/global-risks-report-2024/) del 2024 del WEF, a p.14 viene mostrato che la controinformazione viene considerata come il principale rischio per il sistema nel breve termine. Siamo persino sopra la farsa climatica! Nel paragrafo 1.3 (p.18-21) sostengono che il problema della controinformazione sia principalmente l’erosione nei confronti dei sistemi elettorali, perché spinge a votare candidati che piacciono di meno al sistema, oppure a non votare affatto, e scrivono che la mancanza di voto ha il rischio di portare alla delegittimazione del sistema (p.19), portando a quello che l’altro grande pericolo che loro dichiarano, ossia una rivoluzione contro il sistema guidata dalla controinformazione. Sostengono, esplicitamente, a p.18 che i governi devono intervenire attivamente per censurarci e a p. 20 che a causa nostra non avranno più il controllo sulla percezione della realtà e sul concetto di verità. Hanno anche “previsto”, ossia imposto, ai governi come agire: introdurre norme digitali autoritarie come il DSA e innescare un circolo vizioso nella censura, portando a un controllo totale dell’informazione (p.20-21), tant’è che la censura e la sorveglianza a p.86 vengono dichiarate come il principale “rischio” tecnologico.
CONCLUSIONI
Con l’arresto di Pavel Durov Telegram è finito sotto l’attenzione di tutti ed è stato presentato dai media come un luogo pieno di criminali e terroristi, così da demonizzarlo e iniziare la procedura per assoggettarlo come vuole il WEF.