Sembra che oltre che “cancellare Gaza dalla mappa (cartina geografica)” il problema non sia solo di avere, in alternativa, “2 popoli e 2 STATI”.
Dai documenti che andremo qui di seguito ad esaminare, le provocazioni di bombardare Libano, Syria, oltre che i popoli indigeni di PALESTINA, puntino ad un processo IMPERIALE, al cui vertice vi sarebbe Israele che si propone per l’annessione dei territori che poi gli darebbero il diritto di sfruttamento delle risorse in mare (gas e petrolio): chiamiamolo progetto “GRANDE ISRAELE”.
Se le cose stanno in questa maniera, necessitavano accordi tra coloro che sostengono il progetto GRANDE ISRAELE. Come si vedrà nel seguito(*1) sarebbe coinvolta l’Inghilterra con la BG group, società di estrazione, l’Egitto per creare il campo profughi sfrattati dalla Palestina. Non è citata l’Italia, ma notizie di questi giorni parlano di una collaborazione con ENI, e un gasdotto verso Cipro, e poi verso la UE. Come non citare gli USA? .. che in questi giorni stanno assistendo Netanyahu nel continuare a bombardare la popolazione civile a Gaza? ..
Tuttavia anche la Syria ha coinvolto la federazione Russa, e l’Iran, a formare un cartello antagonista Orientale, che si contrappone al cartello Occidentale.
Quindi ora rinvio alla lettura dei documenti contenuti al link seguente:
(*1)
https://sadefenza.blogspot.com/2024/01/cancellare-gaza-dalla-mappa-lagenda-del.html
di cui lascio un estratto nella citazione che segue:
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cit on
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Di Felicity Arbuthnot e del Prof. Michel Chossudovsky
globalresearch
introduzione
Israele ha lanciato un’invasione (7 ottobre 2023) della Striscia di Gaza.
“Cancellare Gaza dalla mappa”: l’agenda del Big Money. Confisca delle riserve marittime di gas naturale della Palestina
Come delineato con lungimiranza da Felicity Arbuthnot 10 anni fa in un articolo del 30 dicembre 2013:
“Israele è destinato a diventare un importante esportatore di gas e di parte del petrolio, “ Se tutto va secondo i piani”.
Nel contesto attuale, l’opzione “Tutto va secondo i piani” di Israele consiste nell’aggirare la Palestina e “ cancellare Gaza dalla mappa” , oltre a confiscare TUTTE le riserve marittime di gas offshore di Gaza, per un valore di miliardi di dollari.
L’obiettivo finale non è solo quello di escludere i palestinesi dalla loro patria, ma consiste nel confiscare le riserve multimiliardarie di gas naturale offshore di Gaza, vale a dire quelle appartenenti al BG (BG Group) nel 1999 , nonché le scoperte del Levante del 2013.
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cit off
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Commento (6viola):
Il documento originale non ci risulta più raggiungibile in data 15 gennaio 2024, quindi non abbiamo potuto esaminarlo.
Tuttavia il destino dei popoli non è solo di coloro che sono sottoposti agli eserciti, ma anche degli intellettuali, che possono valutare se coloro che si propongono nei governi stiano dentro i diritti fondamentali delle persone umane, oppure no.
Gli intellettuali non violenti, come noi, hanno solo la parola finché ci è permesso dire.
Dunque dobbiamo IPOTIZZARE che NEL CASO che “sia vero ciò che sadefenza afferma” in medio Oriente vi è un PROBLEMA.
Nella ingegneria i problemi, però, si cercano di RISOLVERE pacificamente. Ed è ciò che noi consigliamo (art.11 della Costituzione Italiana: “L’Italia ripudia la guerra quale metodo di risoluzione delle controversie internazionali”)