Sulla “gestione della teoria della conoscenza” (indice dei libri proibiti: Blondet)

L’indice dei libri proibiti (parte I)

link: https://www.maurizioblondet.it/l-indice-dei-libri-proibiti-parte-i/

La questione fu affrontata da Umberto Eco nel romanzo e poi molti conoscono il film “il nome della rosa“.

La questione anche nell’articolo di Blondet, non è affrontata nella sua profondità: Il vero tema è .. “tutti hanno diritto alla verità?” .. la risposta sembra intuitivamente “affermativa” .. ma non è così per le ragioni che vado a spiegare:

La cosa si capisce meglio nella scienza: alcune nozioni possono avere applicazioni distruttive. Chi le deve conoscere? Perché alcuni possono accedere alla conoscenza ed altri no?

Perché vi deve essere un percorso “formativo” con quello che Herman Hesse chiama (nel romanzo il gioco delle perle di vetro) il magister ludi.

Se tu fai giocare un bambino che si chiami Pozzolo, oppure no, chi è colpevole se il bambino fa male a se stesso o ad altri nel maneggiare la pistola?

https://www.fanpage.it/politica/e-stato-pozzolo-a-sparare-la-notte-di-capodanno-i-testimoni-inchiodano-il-deputato-di-fdi/

Quindi la gestione della conoscenza va tenuta sotto controllo di altri che debbono verificare che uso ne fai.

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