Michele Giovagnoli: proposte per salvare la agricoltura e l’allevamento (studio)

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video originale su telegram:
https://t.me/michelegiovagnoli/791

Si insegna nella ingegneria, ciò che Giovagnoli propone come analisi dei fatti.

Tuttavia una buona analisi, NON è solo l’invito di tornare ai metodi storici nella agricoltura e nell’allevamento: serve la fase 2, e cioé passare ad una SINTESI.

Se la sintesi potesse essere solo “torniamo all’antico” .. ed accusare i contadini e allevatori di essersi venduta l’anima nell’avere accettato la sottomissione alle grandi multinazionali che gli dicevano come trasformarsi in una industria DISUMANA, che utilizzava sostanze che danneggiavano la natura di ciò che coltivavano e la salute degli animali, e quindi di chi si nutriva della loro produzione, staremmo piangendoci addosso e indicando la utopia che si possa “tornare all’antico”.

Una proposta di sintesi, invece, che parta dalla situazione status del sistema come è oggi, deve indicare la LINEA POLITICA, tramite tutti i passaggi per andare da A verso B.

La nostra proposta di LINEA POLITICA, non è elemosinare al governo di ITALIA o alla UE altre sovvenzioni, ma cambiare la rete di distribuzione che oggi passa sulle reti della grande distribuzione e che assorbe grazie al “cartello” delle catene di distribuzione tutto il margine di guadagno sul prezzo finale.

E’ possibile?

Certamente sì, poiché si può organizzare la nuova rete di distribuzione “dal produttore al consumatore” grazie al web.

I contadini e gli allevatori non hanno il più delle volte tali competenze:
ma esistono gli informatici con cui possono iniziare una sperimentazione!

In tal modo creeranno un “cartello della produzione” coordinandosi tra contadini e allevatori, e offrendo la loro produzione anche alle catene di distribuzione dei supermercati, che però non potranno imporre il margine di recupero dei costi al cartello della produzione, poiché non sono l’unico soggetto a cui potere vendere.

Le vere forze politiche che si proporranno in Italia ed in UE dovranno assecondare oppure opporsi ad una agricoltura ed allevamento che tuteli la sopravvivenza degli operatori non con i sussidi e i bonus mentre l’inflazione si mangia i margini di sopravvivenza.

Poi si capirà che la sovranità finanza, economia e tesoro, del ministero del governo italiano non può essere lasciato alla discrezionalità dei finanziamenti del “cartello bancario” e riguadagnare quello che diceva la Costituzione Italiana: e cioé che non si possono privatizzare al 100% i servizi essenziali, organizzando la cosa pubblica come calmiere nei vari settori che possono anche tollerare la competizione dei privati.

Ma se il parlamento dovesse esistere solo per tosare la popolazione con le TASSE, si perderebbe perché ci dovrebbe essere un governo che impedisce alla popolazione di sopravvivere, come ci spiegano nel video seguente:

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https://rumble.com/v4df7nf-il-pianto-su-la-truffa-dei-governi-predatori-sub-ita.html

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https://t.me/toba60/218581

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